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ALLUCINAZIONI - Nicole



Katie guardò l'orologio. Undici e cinquantasei La luce della radio sveglia illuminava la camera da letto.

Non riusciva a dormire; gli occhi le si spalancavano ogni volta che deformava leggermente il cuscino per riposarsi. Rassegnata, prese un libro e lo sfogliò delicatamente. Una pagina dopo l'altra. Ogni tanto alzava lo sguardo, poi lo ricatapultava tra le ruvide pagine che teneva in mano.

I genitori dormivano.

Gli unici rumori che percepì furono il fruscio delle foglie e il frinire dei grilli provenienti dall'esterno.

Improvvisamente le pagine del libro che teneva tra le mani iniziarono a sfogliarsi ad una velocità sovraumana, come impossessate da...

Spaventata, ma per lo più stranita, lasciò il libro, ancora aperto, sul letto. Si avvicinò lentamente...

Ma che stava facendo?! Insomma, tredici anni e ancora pensava che ci fosse qualcuno in casa sua a far muovere le cose?

- Sarà il vento. – Si rassicurò mentre agguantò il libro.

Noto, però, con sua grande sorpresa, che non proveniva neanche un leggero venticello dalla finestra aperta. Cosa normale visto il caldo afoso che c'era nella mattina e il penetrante sole che infuocava qualunque cosa intralciasse il suo cammino.

Distolse quel pensiero contorto dalla testa e si immesse nella magica atmosfera creata da J. K. Rowling.

Alzò nuovamente lo sguardo. Non riusciva a restare concentrata. Forse per l'orario, o per la scarsa voglia di leggere, ma la ragazza si distraeva continuamente.

Con gli occhi socchiusi si guardo intorno.

I vestiti appoggiati distrattamente sulla sedia, che si perdeva nel vuoto oscuro della stanza, avevano preso una forma piuttosto inquietante. Le sembrò che al centro della sagoma ci fossero due occhi, grandi e dallo sguardo penetrante. Katie trasalì.

Posò delicatamente il libro sul comodino e si avvicinò lentamente alla sedia.

Non si vedeva molto. La luce soffusa della luna illuminava debolmente la camera. Si girò per premere l'interruttore della luce. Click.

Guardò nuovamente la sedia con più attenzione. La sagoma si accasciò e, quelli che sembravano essere occhi, erano spariti.

Katie era confusa. - c...com'è possibile? – balbettò spaventata.

Nel mentre indietreggiò per allontanarsi da ciò che l'aveva fatta sussultare. Con concentrazione osservo la sedia. Tutto sembrava essere tornato normale. Tutto tranne lei. Si sentiva disorientata, stordita.

D'un tratto vide alla sua destra un movimento fulmineo, un'ombra. Era ancora più impaurita.

Con le spalle al muro si guardò furtivamente intorno.

Poi il nulla.

Quello che vedeva: il nulla. Tutto scuro e senza forma.

Dopo poco riuscì a rialzarsi ma… vide il suo corpo steso per terra. Insanguinato.

Con una massa grigia che vi fluttuava sopra. Sembrava stesse sorridendo; uno di quei sorrisi maligni, uno di quei sorrisi che non lasciano scampo.


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1 Comment


greta.visconti
greta.visconti
May 19, 2022

Wow, è un testo veramente molto originale !! Sai che anche a me capita di vedere sagi oscure ( ovviamente inesistenti ) nella notte!??

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© 2019 Lauretta Ricci

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