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LA FAMIGLIA OBLONSKY - Chantal Chanel



Tutte le famiglie felici si somigliano; ogni famiglia infelice è infelice a modo suo. In casa Oblonsky tutto era sottosopra per la rabbia del padre; le cugine Oblonsky manco si parlavano e nemmeno i fratelli.

Sembrava come se tutti non si conoscessero, erano sempre solitari e non si parlavano. Quando gli Oblonsky uscivano, vedevano le altre famiglie felici, ma loro erano il contrario. Tutto causato da Anna, una bambina che mentre nasceva morì perché non riusciva a respirare. La madre era a pezzi, il marito cercava di aiutarla ma non ci riuscì, per la donna questa era un’opportunità per avere altri figli.

Da quel giorno quella famiglia non si parlò, la madre era sempre triste e i suoi figli si dovevano prendere cura di lei perché aveva una malattia chiamata cancro.

Nel cuore di una notte di primavera la donna passeggiava lungo il lago di Francia e si mise a guardare il suo riflesso, e disse “Se Anna fosse ancora viva, adesso starei con lei” e si mise a piangere disperata.

Il giorno dopo il marito venne a sapere che la moglie si era uccisa lungo il lago. Il marito della donna guardò il cielo e le disse “Come sta Anna?” con una lacrima nel viso e con un sorriso di tristezza. I figli della donna non riuscivano a credere che la propria madre era morta per una bambina e così decisero di vedere il corpo, e quando lo videro scoppiarono a piangere.

L’uomo era ogni giorno sempre più triste e i figli lo consolavano.

Anni dopo, i figli della donna erano grandi con una famiglia a cui pensare, il padre invece, morì per infarto ma almeno ora sono tutti e tre nel cielo.


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© 2019 Lauretta Ricci

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