GLI ULTIMI PASSI - Aurora Montecucco

“Auh, è ora di andare a letto” dissi a bassa voce. Era notte fonda. Persino le ultime tenebre si erano accomodate sul cielo. Stavo per compiere gli ultimi passi per andare sul letto a dormire, quando improvvisamente sentii, “Bam”! Un rumore si propagò nell’aria e ruppe il silenzio. In quel momento avevo la mente annebbiata dei pensieri negativi che potevano accadere, le gambe mi tremavano come bava di lumache che strisciavano sul terreno e le mani piene di goccioline che cadevano ad una ad una ripetutamente. Ad un certo punto ascoltai il rumore sempre più forte, l’atmosfera aveva iniziato a farsi più inquietante e cominciai anche ad udire delle voci fredde dire: “Aiuto”. Mi affacciai alla finestra e avvistai, con la coda dell’occhio, delle impronte. Esse erano di forme mostruose, molto grandi. Dentro di me, sentivo qualcosa che mi spingeva ad occhieggiare e capire cosa ci facessero delle impronte così strane vicino a casa mia e scesi giù al piano terra strisciando i piedi come fossi un serpente. Aprii la porta e seguii le impronte per vedere dove mi portassero e quando alzai lo sguardo da terra mi ritrovai davanti una fitta schiera di alberi che mi impedivano la vista. Mi girai intorno per vedere se c’era una via d’uscita, ma era troppo tardi...

Inaspettatamente avvertii una presenza dietro di me che mi afferrò per un braccio, mi trascinò con sé al buio dentro l’oscurità di quella foresta che mi aveva oramai inghiottito, mentre tutto intorno taceva, perdendosi in quell’oscurità...