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IL MOSTRO - Matteo D.



Era l’undici settembre del 1974. Era mattina. Tom stava giocando, era un ragazzo con i occhi azzurri e capelli biondi. La mamma si rese conto che stava giocando e gli serviva da mangiare.

Chiamò suo figlio e gli disse se poteva andare a fare spesa, gli diede il portafoglio.

Tom come chiesto dalla mamma si recò al supermercato che era di colore bianco e rosso e pieno di parcheggi, entrò e comprò: una bistecca, pomodori, cetrioli ecc.

Tornando a casa lesse un giornale e si spaventò perché aveva letto che era

scappato un mostro dall’area 51 e disse:”e ora che cosa faccio? Dovrò nascondermi? O devo chiamare qualcuno che lo catturi?” E il ragazzo mentre tornava a casa sentiva il profumo dei fiori e il calore del sole che entrava nel suo corpo.

Andò a casa e diede il cibo che aveva comprato alla mamma, andò giocare e all'improvviso si spensero le luci e poi si riaccesero lampeggiando. Il ragazzo si chiese perché lampeggiavano le luci, sentì un rumore e pensò che fosse la sua

immaginazione e continuò a giocare a Fortnite.

All'improvviso sentì un respiro sul suo collo si girò ma non c'era nessuno. Si alzò, scese le scale e cadde. Senti l'umidità che era nelle tavole di legno e qualcuno lo toccò: era il mostro pieno di squame verdi, la sua testa come

la mezza luna, la bocca come delle formiche, il ragazzo urlò.

I suoi genitori lo ritrovarono steso per terra, privo di vita.

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© 2019 Lauretta Ricci

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