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Era il giorno della mostra. Maria voleva andare a vedere i quadri degli artisti famosi. Suo padre e sua madre annuirono, anche se non avevano una gran voglia di andare all’esposizione.
Partirono con la macchina e Maria guardò fuori dal finestrino: un’atmosfera scura e cupa con le nuvole che oscuravano il cielo e il sole. Stava per piovere. Arrivati al museo, Maria si fiondò dentro la porta della mostra: c’erano quadri dappertutto e alcuni pilastri con delle teche in vetro con dentro dei gioielli e quadri ancora più stupendi, ed evidentemente più preziosi. I genitori le dissero: “ Vai pure a guardare i quadri, noi ti aspettiamo qua, non ti perdere!” “Okay, tranquilli, non mi perderò!”
Così si mise a camminare per tutte le stanze, emozionata di vedere così tanti e bei dipinti.
Ad un certo punto si fermò davanti ad una porta, alzò lo sguardo e vide scritto: VIETATO ENTRARE con grandi caratteri di colore rosso.
Maria, curiosa com’era, provò ad aprire la porta per vedere cosa ci fosse di tanto proibito dietro di essa.
La porta si aprì.
Si sentiva impaurita ed incuriosita allo stesso tempo. Aprì la porta lentamente ed intravide un pavimento marrone con al centro un grande tappeto rosso con degli strano disegni ed un muro grigio che si vedeva a malapena perché era ricoperto da tantissimi quadri. Questi dipinti ritraevano solo volti di persone. Erano raffigurate soprattutto donne ed alcuni uomini. Le donne erano dipinte con il massimo splendore: orecchini preziosi, capelli sciolti o legati in meravigliose acconciature, truccate, chi aveva gli occhiali, chi no. Gli uomini erano molto eleganti: con cappelli, barba carta, baffi e cravatta. Erano davvero belli quei quadri.
Ad un tratto mentre Maria li guardava molto attentamente, si sentì un tonfo sordo BOOM. La bambina si girò e vide che la porta si era richiusa dietro di lei - Sarà stato il vento - pensò tra sé e sé - Forse è ora che io ritorni da mamma e papà - Andò verso la porta e mise la mano sulla maniglia per aprirla, ma la porta era bloccata. Chiusa a chiave. “Forse è l’ora di chiusura!” Disse ad alta voce Maria, con la voce che le tremava e le mani che le iniziavano a sudare “Per questo hanno chiuso tutto!” esclamò.
Dopo aver detto questa frase non si sentiva per niente tranquilla. Camminando lentamente e con molta paura su quel tappeto rosso, si mise a guardare i quadri. Si era messa davanti al ritratto di una ragazza di colore, con una specie di velo sopra la testa e degli occhiali poggiati sul piccolo nasino. Quel quadro le piaceva. Mentre era intenta a guardarlo, udì un ticchettio sinistro. Si voltò di scatto. Iniziarono a colarle gocce di sudore dalla fronte e le tremavano le gambe. Voleva uscire. Così corse verso la porta e con la coda dell’occhio vide che i volti nei quadri la stavano seguendo con lo sguardo, muovendo le loro pupille prive di vita. Aveva davvero paura. Provò ad aprire la porta, ma iniziarono a sentirsi delle risatine nell’aria. “Ah ah ah”.
Maria avvertì un terribile mal di pancia e la maglietta iniziò a gocciolarle di sudore.
La porta non si apriva, non sapeva cosa fare, si mise in un angolino. Gli occhi delle persone dipinte si stavano muovendo ed erano tutti fissi su di lei: avevano un sorriso stampato sulla faccia e ridevano.
Improvvisamente la bambina svanì nel nulla …
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