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LE LEGGI - Gabriele



In una cittadina in America nel 1955 una signora di colore stava lavorando in un magazzino.

Era con tante donne di colore, diceva che le regole erano pesanti erano divisi in gruppi, trattate male e giudicate.

Lei non voleva vivere questa vita ma la legge era cosi. Cosi finito il suo turno di lavoro, andò a mangiare. La donna aveva 42 anni teneva gli occhiali, occhi castani capelli sempre coperti, un sorriso speciale, gambe fine e vestiti un po' eleganti.

La chiamavano grassa a lei non fregava niente, ignorava tutto ciò che diceva la gente bianca.

Andò a prendere da mangiare, sopra c'era scritto: “Cartello nero destra cartello bianco sinistra”.

Lei doveva andare a destra, così si mise in cammino. Entrò un signore bianco e le disse ”scusi ma qua non può entrare!" con un tono alto.

La signora andò fuori.

La signora tornò al lavoro, gli altri la vedevano con una faccia strana.

Ormai il suo turno era finito.

Tornò a casa il buio ricopriva la città ma si mise a piovere e si bagnò tutta.

Così bussò alla porta ed entrò. "Ciao mamma" rispose una vocina; un figlio si chiamava Tom e l'altro Natan erano gemelli di 5 anni con gli occhi blu e il naso piccolo.

Lei si mise sul letto a pensare se cambiare le regole, anche se la polizia la poteva arrestare e quindi doveva trovare gente che l'avrebbe aiutata.

Intanto il marito le aveva portato la cena, lei disse che voleva provare a cambiare le cose ma lui non voleva perchè aveva paura.

Così lei mangiò e si mise a letto. Senti “uno, due, tre” da fuori ma non capì cosa fosse e cosi si rimise a letto. La mattina seguente si svegliò...erano le 7 e si preparò, fece colazione e andò al lavoro.

Fece 12 minuti di camminata e aspettò...erano le 12.27 e il lavoro iniziò alle 12.35. Si mise sulla panchina e un signore bianco si avvicinò e disse: “Signora si deve alzare”.

Lei si alzo e si mise in piedi ma poi ripartì. Arrivò al lavoro e voleva liberarsi. Chiamò tutte le sue amiche e disse “ci dobbiamo liberare di tutte le regole perché fanno schifo”...ma nessuno fiatò, lei ci aveva provato e così torno a casa, salì sul autobus 2857 era giallo, verde e bianco. Prese i soldi, li diede all'autista poi scese e sali nella porta dietro e si mise nella zona mista.

Salì un signore che le disse “Alzati signora!” e lei con calma rispose NO! Chiamò la polizia e venne arrestata con numero 7053.

Venne rinchiusa ma poi liberata da un avvocato molto bravo e una volta libera costruì la casa dei suoi sogni...

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© 2019 Lauretta Ricci

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