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Ero lì da ore aspettando che il sole tramontasse, il mare era limpido e fluorescente, quasi dal colore cristallino, il pizzico di sabbia che penetrava nella felpa, stranamente non mi dava fastidio. Ero distesa sulla sabbia ormai riscaldata dalle lunghe ore sotto il sole. Chi sarebbe passato di li avrebbe pensato che sia solo una strana psicopatica. Mi alzai lentamente e senti una dolce brezza che partiva dalla nuca fino alla schiena. Guardai per un ultimo secondo il mare e me ne andai, ritornai nella mia tribù. Era un città chiamata Bordey, si trovava in Sud America, la amavo. I bambini molti giochi fatti da loro i grandi invece lavoravano capanne, vasi ecc… così da poterli vendere. Sinceramente non mi stava simpatico nessuno, nessuno tranne Edgar era l’unica persona a cui tenevo, era un amico molto stretto. Quando lo vidi corsi immediatamente verso di lui e lo convinsi di andare in mare, era il mio posto preferito. Lui praticava Surf da quasi anni quindi non mi sorprendeva vederlo scavalcare quelle giganti onde, lo ammiravo. Quando finimmo di surfare ce ne andammo, ma a piena notte decisi di ritornare, il mare era quasi un'ossessione, mi sentivo a casa quando stavo lì. Presi la barca e andai giusto un po lontano dalla riva del mare, quando mi accorsi solo dopo di non aver buttato giù l’ancona, ero così presa a guardare le onde che non me ne accorsi nemmeno. Ero spaventata ma decisi di non impanicarmi e di stare tranquilla, quando ad un certo punto caddi. Me ne accorsi solo quando percepì l’acqua sulla pelle. Ma stranamente sentì qualcosa che fece pressione sotto le ginocchia, qualcosa che mi fece risalire sul fondo del mare, ero stupefatta. Quando mi ricordai il proverbio che girava a Bordey era :”La persona a cui tieni di salverà la vita” quindi quella persona poteva essere…
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