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PER UN SEMPLICE ESERCIZIO - Giulia



Una striscia di umidità avvolgeva i vetri della pista da pattinaggio. Stavo sistemando il grazioso fiocchetto sul mio pattino sinistro. Quel giorno non vedevo l’ora che iniziassero gli allenamenti, anche se io stessa non ne capivo il motivo. “Eseguite tutti il carrellino” rimbombò la voce dell’insegnante. Era uno dei primi esercizi che ti facevano imparare e solitamente svolgeva il ruolo dell’esercizio di riscaldamento. Così i miei pattini iniziarono a scivolare sul liscio pavimento, però la loro velocità stava aumentando incessantemente, come se ci fosse qualcuno a spingermi. Non riuscivo a controllarli, così caddi su uno strato di polvere che mi sporcò i palmi delle mani. Il mio polso sbatté violentemente su quella pista dura come la pietra ma vuota come un tubo . Mi faceva male, anche se nonostante ciò decisi che per il momento non dovevo dirlo a nessuno. Dopo un po’ però il dolore fu insopportabile: era come se una ranocchia saltasse sul mio ossicino tanto per divertirsi. Ovviamente passarono pochi minuti e la voce si sparse. Mi portarono una busta di ghiaccio, anche se non faceva molto effetto, schiacciava ancora di più quell’osso minuto. Con un gesto tremolante provai a sollevare il polso, fu per me un movimento difficile ma ancora fattibile Per un semplice esercizio avevo fatto allarmare l’istruttrice, per un semplice esercizio mi ero fatta male, per un semplice esercizio…

 
 
 

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© 2019 Lauretta Ricci

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