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UN'USCITA FRA AMICHE - Aurora Montecucco



Era una giornata d’estate, il caldo mi avvolgeva trasportandomi come un uragano da una parte all’altra della strada tra le immense, verdi e splendide

radure ricche di fiori e piante di ogni tipo. Sentivo il frinire delle cicale sopra i lunghi rami degli alberi, il “crr!Crr!” delle uniche foglie rimaste calpestate dalle

milioni di scarpe. Stavo aspettando la mia amica Maddalena che doveva raggiungermi al parco per passare insieme la giornata. Non avevamo i compiti e quindi potevamo dedicarci ad altro e divertirci insieme. Il cielo era di un celeste mai visto prima e nel mentre attendevo, riflettevo su quello che avremmo potuto fare in questo fantastico pomeriggio. Ad un tratto sentii il clacson di una macchina suonare. Mi voltai di scatto e vidi che era lei. Finalmente, dopo una trepidante attesa era arrivata Maddalena.

Travolta dalla gioia e immersa nella contentezza di vederla, corsi a perdifiato ed appena la raggiunsi ci abbracciammo. I raggi del sole penetravano tra il

fogliame danzando sul suo viso. Eravamo felici.

Iniziammo a correre all’impazzata verso i giochi, per prima cosa salimmo sull’altalena,poi stanche ci rilassammo sulle roventi e colorate panchine che

abbellivano il parco. Eravamo prese dall’atmosfera di quel giorno. Mentre chiacchieravamo,ci venne una grande idea e Maddalena esclamò :“Che ne pensi di andare al bar a prendere qualcosa?”:“Si! Ottima idea!

E’ proprio l’ora della merenda!” mentre decidevamo su che prendere, mi sovvenne un pensiero. “per me, era la prima volta che andavo in un bar da sola.

Senza adulti o genitori.” Ero entusiasta all’idea di fare qualcosa da sola con gli amici ma ero ansiosa perché senza genitori pensavo potesse accadere di tutto. Mi convinsi ad andarci comunque e a fare questa esperienza. Armate di coraggio ma anche con un po’ di timidezza, entrammo nel locale e salutammo il

barista. Ero tranquilla perché scoprii che l’uomo dietro il bancone, era un amico di mio papà. Parlando a voce bassa per l’emozione, prendemmo i nostri soldi e acquistammo due lattine di una fresca e frizzante coca cola e due pacchetti di gustose e piccanti patatine. “incredibile! Ero riuscita a vincere anche questa sciocca paura!” Ero talmente contenta che alla fine offrii io per tutte e due e quando riportammo Maddalena a casa, mi offrì un tè alla pesca e alcune gomme che mangiai nel tragitto di ritorno verso casa. Avevo passato un fantastico pomeriggio assieme alla mia amica, ma ero soprattutto felicissima di aver superato la mia paura.

E’ stata una giornata indimenticabile e piena di emozioni. Sono stata contenta di aver passato questo pomeriggio fantastico proprio insieme a lei.

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© 2019 Lauretta Ricci

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